Giorni 1-2 31 ottobre / 1 novembre Russi - Civitavecchia - Tunisi - Sousse Km. 370 + 150
Abbiamo il traghetto Civitavecchia - Tunisi a metà pomeriggio, partiamo nella tarda mattinata, è nuvoloso ma la temperatura è eccettabile, non sarà così per il ritorno. Il viaggio prosegue tranquillo sulle ali dell'entusiasmo, arriviamo un paio d'ore prima, le moto salgono subito dopo i camion, controllo che la T.A. sia messa bene in sicurezza poi ci accomodiamo in zona bar. Una cena al self service del traghetto e decidiamo di bivaccare sui divani in zona bar, avevamo prenotato i posti sedile ma il tanfo era insopportabile. Attraversando il Canale di Sicilia c'è sempre un pò di onda lunga ma è una cosa sopportabile. Passiamo la mattinata controllando la guida e fantasticando sul tour. Le operazioni di sbarco e doganali sono veloci e alle 5 siamo fuori dal porto, due foto per immortalare il momento e prendiamo l'autostrada per Sousse. Arriviamo che è buio, fatichiamo un pò a trovare la zona degli hotel e veniamo attratti dall'insegna del Sousse Palace. Appena entrati mi accorgo che siamo guardati con una certa diffidenza, capisco subito di che si tratta ma quando, mostrando il passaporto faccio notare che Giulia è mia figlia diventiamo immediatamente gli ospiti più graditi. Dopo la cena luculliana il personale, direttore compreso si intrattiene con noi, specialmente con Giulia chiedendoci della moto e del tour che stiamo facendo. Non so se il giudizio è condizionato dalla stanchezza accumulata ma i letti sono fantastici!
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Giorno 3 2 novembre Sousse - Matmata Km. 350
La mattinata è dedicata a Sousse, la Medina e il Ribat, passeggiamo senza una precisa meta per qualche ora, è tempo di elezioni e la città è tappezzata con manifesti di Ben Ali, il dittatore della Tunisia, non capisco tanto spreco visto che nella scheda da votare c'è solo lui. Dopo aver ricevuto il caloroso e cordiale saluto da parte del direttore del Sousse Palace, dirigiamo verso El Jem: un colosseo romano che si erge improvvisamente nella fascia pre desertica prima del Grande Sud. Veniamo subito assaliti da venditori di qualsiasi cosa, e serve una certa abilità per liberarcene. Si passeggia per un'oretta intorno e dentro al Colosseo, e abbiamo modo di apprezzarne la pulizia e l'ottima conservazione. Ma è tempo di rimmertci in viaggio per una delle mete più importanti del tour, l'Hotel Sidi Driss di Matmata, dove sono stati girati gli interni della Lars Homestead, per i profani la casa di Luke Skywalker in Ep. IV. Arriviamo subito dopo il tramonto e un ragazzo per la strada ci indica come arrivare all'hotel. Il proprietario, intanto che vieni preparata la cena ci faccompagna in un piccolo tour nelle cave (il Sidi Driss essendo ricavato da un'abitazione troglodita è interamente scavato sottoterra), siamo gli unici clienti presenti. Passiamo la sera in un infimo bar accompagnati dal proprietario del Sidi Driss fumando narghile.
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Giorno 4 3 novembre Matmata - Ksar Ghilane Km. 110
Ce la prendiamo comoda, tanto oggi faremo solo un centinaio di kilometri. Andando verso Ksar Ghilane, quando si prende la Pipeline, è d'obbligo fermarsi al cafe Jelili, si consuma qualcosa o meglio si fa un'offerta e vieni sommerso da the e biscotti, firmi il cartellone che hanno dentro, i proprietari ti informano sulle condizioni della strada poi riparti. Procediamo con calma, la Pipeline ora è tutta asfaltata ma in alcuni tratti quasi completamente invasa dalla sabbia, non ci sono pericoli ma occorre prestare attenzione. Arriviamo al bivio per l'Oasi, mentre mettiamo un pò di benzina, 2 biker mi dicono che su in due a moto carica è impossibile passare la piccola duna che separa lo sterrato dall'inizio dell'oasi, mi fido e uno di loro carica Giulia, loro con le moto e gomme adatte passano in un attimo, io impiego un pò di tempo ma li raggiungo poco dopo alla sorgente. Ksar Ghilane è una favola, una sorgente di acqua a 40 gradi contornata di ristoranti e negozi in mezzo a un palmeto, con un mare di piccole dune rosa alle spalle. Evitiamo i campi tendati comuni e ci concediamo l'alloggio al lussuoso resort tendato. Dopo essere stati a bagno tutto il pomeriggio, ci immergiamo nel tramonto del sahara e accettiamo di cavalcare fino al forte romano, Esperienza bellissima e indimenticabile. Serata mangiando pane di sabbia e verdure mentre guardiamo le stelle.
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Giorno 5 4 novembre Ksar Ghilane - Tozeur Km. 270
Lasciare Ksar Ghilane non è mica facile, forse sottovalutato perchè troppo vicino... in ogni caso dobbiamo partire, arriviamo alla fine dell'oasi, in prossimità della duna (forse 150 mt non ricordo bene) do gas, mi alzo sulle staffe e, quando pensavo di avercela fatta a non più di 10 mt dalla fine mi parte la ruota davanti e cadiamo, rapporto: Giulia sbucciatura sul fianco e io botta al ginocchio. Rialziamo la moto, la porto fuori dalla duna e ci fermiamo per controllare tutto e riprenderci un pò. Dopo una mezz'oretta ripartiamo, da qui in poi solo asfalto. Ci concediamo una piccola sosta a Douz, peccato che non è giorno di mercato.Una vota alla settimana, a Douz confluiscono a i principali allevatori da ogni parte della Tunisia e si contrattano animali di ogni genere, uno spettacolo. Arriviamo fino ai margini del deserto bianco subito fuori città, location di alcune sequenze di Lawrence d'Arabia. Attraversando piantagioni di datteri, arriviamo alla strada che attraversa il Chott, sale e montagne a nord, solo sale a perdita d'occhio a sud. Troviamo alloggio a Tozeur e ci lasciamo convincere a partecipare ad una serata berbera all'interno della palmeria. Spettacolo per turisti ma suggestivo, in una bella location con cavalieri, fuochi, danzatrici, serpenti e l'immancabile cena a base di Tajine. Anche qui specifico chiaramente che Giulia è mia figlia (alla donna dei tatuaggi abbiamo dovuto far vedere il passaporto) e magicamente siamo diventati simpatici a tutti.
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Giorno 6 5 novembre Tozeur - Oasi di Montagna - Tozeur Km. 250
Giornata dedicata alle oasi di montagna, attraversiamo il Chott el Gharsa e arriviamo subito alla prima Oasi, Chebika, un piccolo canyon con una piccola palmeria, niente di che, poi proseguiamo per Tamerza e la sua piccola cascata, in un paesaggio normale passerebbe sicuramente inosservata, ma immersi nel deserto di montagna fa la sua figura. Infine il canyon di Mides, il più suggestivo a un passo del confine Algerino. Ma il vero obiettivo della giornata è Mos Esley, il set originale di Star Wars abbandonato nel deserto, quindi torniamo verso Nefta, noleggiamo un 4x4 e ci sciroppiamo i 9 km in mezzo alla sabbia che distanziano Nefta dalle costruzioni "Stellari". La pista è disseminata di set cinematografici, uno su tutti quello del Paziente Inglese ma niente di che, poi dalla vetta di una duna, scorgiamo le costruzioni stellari, iniziamo a fantasticare sulla troupe della Lucasfilm mentre effettuava le riprese, si ricordano le sequenze più importanti della saga e ci si abbandona a prendere immagini fino al tramonto. Allontanandoci la guida ci dice che il deserto pian piano sta fagocitando tutto, se qualcuno non interverrà fra qualche anno non ci sarà più nulla. Arriviamo a Tozeur quando è già buio, è stata una giornata coi fiocchi.
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Giorno 7-8 6-7 novembre Tozeur - La Goulette - Civitavecchia Km. 480
Giornata di trasferimento, abbiamo il traghetto nel tardo pomeriggio, unica sosta Kairouan, location de "I Predatori dell'Arca Perduta", ricordate la mitica scena dello spadaccino nero? Ok penso abbiate capito tutti. Lungo la strada vediamo di tutto, benzina venduta al mercato nero contrabbandata dalla Libia, macellerie con animali morti appesi ai margini della strada, e finalmente Kairouan. La medina azzurra è uno dei luoghi più caratteristici della Tunisia e ci perdiamo all'interno per un paio d'ore. Il tempo volge al peggio e arriviamo a La Goulette sotto qualche goccia d'acqua, il traghetto è in forte ritardo, partiremo solo verso mezzanotte, questo significa però che arriveremo a Civitavecchia nel tardo pomeriggio e ci dovremo fare il viaggio verso casa di notte. Infatti sbarchiamo che è ormai buio, fa molto freddo e decidiamo di fare almeno un pò di strada. Il freddo è insopportabile e prima di Deruta vediamo le insegne di un hotel a destra: il Melody. Mi fermo, arriviamo in caera e ci concediamo 15 min a testa sotto la doccia quasi bollente: che meraviglia. Partiremo il giorno dopo nella tarda mattinata, c'è il sole e la temperatura è più che accettabile
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Le strade del Tour
Le strade che abbiamo percorso sono tutte ottimamente asfaltate e ben segnalate, da segnalare che la Pipeline verso Ksar Ghilane, anche questa ora tutta asfaltata può essere anche totalmente invasa dalla sabbia del deserto quindi massima prudenza, quando lasciate la strada per andare nell'Oasi, prima di addentrarsi nel palmeto ci sono circa 200 mt di duna poi sabbia e terra battuta, in 2 a bordo è quasi impossibile passare.
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Highlights & Lowlights
Beh, il tour è stato tutto molto bello, la Tunisia penso sia l'unico paese che in 100 km di diametro ti da e 3 deserti, quello rosa, il bianco e quello di montagna, per noi le cose più emozionanti sicuramente le location di Guerre Stellari, il set abbandonato nel deserto è di una suggestione unica! Guidare attraverso le palme da dattero intorno a Douz è rigenerante e il paesaggio del Chott semplicemente incredibile,
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