Giorno 1 29 luglio Russi - Clermont Ferrand Km. 900
Dopo le foto di rito alla moto e al casco di Spiderman partiamo, io e Giulia alle 6 in punto. Tutta autostrada fino al traforo del Frejus. Alle 13 usciamo dall'Italia e una volta in Francia puntiamo verso Lyon, luogo del meeting con gli automuniti. Ancora oggi mi chiedo come abbiamo fatto a incontrarci subito lungo la tangenziale di Lione, senza nessun navigatore o smartphone. Sono le 7 di sera quando ci riuniamo e di comune accordo decidiamo di proseguire ancora per un paio d'ore. Pernottiamo nei pressi di Clermont Ferrand. Un battesimo da 900 km su in 2 non è niente male direi.
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Giorno 2 30 luglio Clermont Ferrand - Omaha Beach Km. 650
Colazione e partenza, proseguiamo per le bellissime R.N. francesi e facciamo una sosta a Loches, bel paesino consigliato da Giovanni e Dinora, giro in centro corredato da un velocissimo pranzo. Poi si torna in sella e dirigiamo verso Bayeux, il punto di riferimento per iniziare il tour delle zone del D Day, lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944. Alle 20 30 parcheggio la Trans Alp nei pressi di "Les Braves", il monumento commemorativo dello sbarco a Omaha Beach - Vierville sur Mer. Per tutti gli appassionati di Storia e di Cinema (maiuscole volute) solo a calpestare la spiaggia di Omaha procura emozioni fortissime, parliamo di un luogo che almeno una volta nella vita va visto. La serata è splendida, con Giovanni ci raccontiamo i passi salienti del "Giorno più Lungo" e ci intratteniamo sulla spiaggia fino quasi al tramonto. Dove pernottiamo? All'hotel D Day naturalmente. Questa è anche la sera del mio compleanno e i proprietari dell'hotel mi fanno omaggio in un mazzo di carte da ramino dedicate al D Day... si "feriscono il mio cuore con un monotono languore".
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Giorno 3 31 luglio Zone del D Day - Mt Saint Michel km. 300
Giornata dedicata alle zone dello Sbarco: Omaha, Pointe du Hoc, La Cambe, Sainte Mère Eglise, Colleville sur Mer. Alle 7 io e Giovanni siamo già sulla spiaggia, proviamo anche un'operazione "Ragazzo portami in collina" con la Trans Alp ma ci insabbiamo e desistiamo, Dopo aver apprezzato Omaha Beach di prima mattina, dirigiamo verso lo sperone della Pointe du Hoc, le fortificazioni sono ancora tutte intatte e vedere da dove si arrampicarono i Ranger è davvero emozionante. Una sosta al cimitero tedesco di La Cambe, realizzi subto una cosa, le tombe nere in mezzo al prato verde li fa passare per "i cattivi" anche da morti. Si fa l'ora di Sainte Mère Eglise, la piazza con il fantoccio del paracadutista appeso al campanile per i turisti è forse il must, ma cosa ha attirato più la mia attenzione sono state le tabelle con le foto di com'era nel 44' lo scorcio che si sta guardando, semplice e geniale. Immancabile la visita al Museo della 101^ aviotrasportata. Concludiamo la giornata a Colleville sur Mer, il cimitero americano: un'immensa distesa di lapidi bianche sui verdi prati della Normandia, il luogo è di quelli che non scorderai mai, soprattutto per il sentimento di rispetto e devozione verso i caduti, penso che a differenza di oggi, in quegli anni era facile fare la divisione fra i buoni e i cattivi. Concludiamo qui una delle giornate più intense della mia vita, l'importante è conoscere per non dimenticare, mi ripeto, in questi luoghi ci dovrebbe essere l'obbligo di visita, almeno una volta nella vita. Nel tardo pomeriggio dirigiamo verso Le Mt Saint Michel, percorrerela sottile lingua di terra che conduce ai piedi della fortezza sfidando l'alta marea è veramente tanta roba, quasi come fotografare la T.A: con negli scarichi uno dei "Landscape" per eccellenza!
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Giorno 4 1 agosto Mt Saint Michel - Saint Malo Km. 60
Chi vive di assoluti (come solo i Sith fanno!) afferma che i luoghi turistici non sono interessanti e non hanno fascino, beh questo non può sicuramente includere Mt Saint Michel: uno dei luoghi più suggestivi al mondo. E' una mattinata splendida, e la visita completa a quella che forse è la Fortezza più famosa del mondo sarà indimenticabile. I camminamenti sulle mura, gli immensi saloni interni, intervallati da cunicoli e corridoi sono una meraviglia, tutto perfettamente conservato naturalmente, peccato che solamente dall'anno successivo abbiano iniziato le visite guidate notturne. Nel primo pomeriggio ci dedichiamo al cazzeggio completo nella melma marittima prima dell'arrivo della marea, già dimenticavo di dire che le potenti maree hano contribuito a rendere Mt. St. Michel uno dei luoghi più inaccessibili e meglio difesi al mondo. Ultime foto ricordo e via verso Mt. Malo, qui faremo base per 2 notti, consiglio di alloggiare "Entre Muros", la città vecchia, così facendo si può vagare comodamente tutta la sera per l'animatissimo centro.Dalle mura che danno sull'Atlantico si gode di una vista meravigliosa.
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Giorno 5 2 agosto St Malo - Dinan - Cancale - St. Malo Km. 90
Dopo il rigoroso giro in panetteria, dirigiamo verso Dinan, un' affascinante cittadina medioevale nel cuore della Bretagna. La visita ci porta via tutta la attinata e buona parte del pomeriggio, sembra di andare indietro nel tempo di qualche secolo. Memorabile la sequenza nella cattedrale, accolti dall'organo sulle note di Star Wars e poi Giovanni rapito dalla tomba del Cavaliere Templare. Ma non si vive di sole sensazioni, le ostriche di Cancale ci aspettano, tempo variabile e sterminati allevamenti di ostriche, io, allergico non resisto e ci riprovo, risultato... altra orticaria dopo poche ore! La marea è bassissima e le imbarcazioni da pesca arenate nel piccolo porto hanno un suo perchè. Il tramonto ce lo godiamo sul molo di St. Malo poi la sera in giro per la città vecchia fra locali, musica bretone e.. crèpes.
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Giorno 6 3 agosto St. Malo - Pointe du Raz Km: 400
Anche Ilaria vuole fare un pò di Km. in moto, e anche queste sono soddisfazioni. Espletato il rito della panetteria, dirigiamo verso Brest, in pieno Finistere, la regione dei fari, per poi raggiungere la Pointe St. Mathieu, il faro più a ovest della Bretagna, costruito sui ruderi di un' abbazia medioevale. Il colpo d'occhio è stupendo e la giornata limpidissima, un paio d'ore inclusa la salita sul faro bastano, dobbiamo percorrere ancora 150 km. Arriviamo alla Pointe du Raz con il sole già basso all'orizzonte, una lunga passeggiata nel verde ci conduce all'estremità della terraferma, nell'oceano una moltitudine di scogli e fari, il mare è incredibilmente piatto, l'idea sarebbe di aspettare il tramonto ma la truppa ha fame e di malavoglia mi aggrego per la cena. Entriamo in un ristorante qualunque, il mio malumore è tangibile, intanto che mi chiedo cosa ci faccio li seduto con la luce che c'era fuori Giovanni mi dice... dai VAI... salgo sulla T.A. me ne frego altamente dei divieti di accesso e arrivo con la moto alla fine della strada asfaltata nei pressi della statua della Vergine: sono le 22, il cielo è rosso fuoco e il mare ha dei riflessi meravigliosi, le foto saranno proprio come mi aspettavo!!! Torno al ristorante penamente soddisfatto... mi hanno lasciato la cena.
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Giorno 7 4 agosto Pointe du Raz - Chartres Km. 580
Lasciamo il BB a metà mattina e prendiamo la solita RN per Concarneau, una rapida visita ma cosa vuoi, dopo aver visto Dinan, l'impatto non è memorabile, luogo apprezzabile ma non memorabile. Passiamo quindi all'unica fregatura del viaggio, (prometto di infamare l'amico che me lo ha consigliato) gli allineamenti di Carnac. Bah... migliaia di monoliti allineati non si sa perchè e da chi, ci fermiamo un'ora in tutto poi decidiamo per il colpo di vita: si va a Parigi. Viaggiamo fino oltre mezzanotte per raggiungere Chartres, durante il percorso anche uno sciame di insetti (locuste? cavallette... boh) per quasi un kilometro mi bersaglia costringendomi a rallentare vistosamente. Trovare un luogo dove dormire non è facile a quell'ora ma poi tutto si risolve per il meglio.
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Giorno 8 5 agosto Chartres - Parigi Km. 100
Giornata pienissima...la mattina visita alla grandiosa cattedrale gotica poi sparati a Parigi, ci sono stato diverse volte e mi oriento abbastanza bene, arriviamo in Place de la Concorde, giro a destra e con le spalle ai Champs Elisée dirigo verso il Louvre, troviamo un hotel poco distante e entriamo, non ricordo perchè ma l'ingresso è gratis. Visitare il Louvre con un'esperto d'arte come Giovanni è un piacere, impari un sacco di cose, qualche volta però si lascia trasportare... durante la lunga (e interminabile) galleria della pittura Rinascimentale abbiamo più volte considerato l'idea il suicidio di massa!!! ahahah. Una folla impazzita nella sala della Gioconda, spinte sgambetti e calci (scherzo naturalmente) per carpire la foto ricordo, in fondo si tratta di un piccolo quadro appeso al muro coperto da un vetro anti bazooka ma con un fascino incredibile. Altre chicche: Amore e Psiche del Canova, il Codice di Hammurabi e la Venere di Milo... con un culo un pò troppo da Milf... ma Giovanni dice che allora le donne più belle erano così! Sono ormai le 8 di sera, ci aspetta l'Ile de la Cité con Notre Dame, siamo attirati da alcuni giocolieri con gli skate, si mangia qualcosa poi via al Trocadero per un saluto alla Tour Eiffel. E' l'una passata ma non è finita, devo fotografarmi con la moto e l'Arc du Triomphe sullo sfondo, Ilaria capisce l'importanza della cosa e mi accompagna, scelgo la posizione con cura, posiziono la T.A: di profilo sui Champs Elisée e scattiamo... eh si, guidare di notte a Parigi con una delle tue figlie, sulla tua Moto con il casco di Spiderman non ha prezzo, il resto è fuffa!
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Giorni 9-10 6-7 agosto Parigi - Monte Bianco - Russi Km. 1.150
Piove, e pioverà tutto il giorno, almeno non è freddo, decidiamo così di prendere l'autostrada, una sicurezza in più, pernottiamo in un motel prima del Monte Bianco, la mattina dopo è nuvoloso ma non piove più. Scesi dalle alpi, il caldo si fa insopportabile (ho un giubbotto invernale) viaggiamo a 40 gradi agli 80 con la catena lentissima che improvvisamente ha mollato... anche questa è esperienza. In corrispondenza di avvallamenti della strada mi è andata giù 3 volte... ma tutto è bene quel che finisce bene! Poi, in buona compagnia tutto va sempre per il meglio.
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Highlights & Lowlights
Se avete letto il racconto di viaggio sapete già i miei giudizi, counque riassumo. La zona del D Day va vista assolutamente ma non basta, sarebbe bene anche sapere cosa si va a vedere, straordinaria la devozione ancora presente in quei luoghi, Omaha Beach è veramente emozionante. Le Mt Saint Michel, una delle cose più belle che abbia mai visto, non a caso nel Tour de France all'arrivo della cronometro, c'era una telecamera fissa che inquadrava l'arrivo con la fortezza sullo sfondo dell'inquadratura. Il Finistere con le scogliere a picco sull'Atlantico e i fari. Subito dopo metto Dinan e St. Malo. Unica fregatura, gli allineamenti di Carnac, francamente evitabili.
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Le Strade
Tutte ottime, una raccomandazione, con la moto in Francia non c'è bisogno di autostrade, le Routes Nationales sono più che sufficenti e ci si gode al meglio il paesaggio.
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